Mi ricordo da piccola quando nel casolare di famiglia, in romagna, ci mettevamo, in tempo di caldarroste, tutti davati al caminetto a guardare Nonno Lino ( che non era proprio il mio nonno, ma lo amavamo tutti comunque) che mescolava le pappe nel paiolo...
LA polenta di castagne, maddo' che buona.... di una consistenza leggermente diversa della classica polenta, e di un gusto completamente diverso, quasi dolce, ma ottima da abbinare a piatti di formaggi molli, famosissimo lo SQUAQUERONE romagnolo....
Faceva comunque scaldare l'acqua, e vi metteva dentro 2 o 3 pizzichi di sale (a secondo del tempo diceva, ma non mi ha mai spiegato a cosa si riferisse) e poi vi setacciava dentro la farina di castagne... mescolava, mescolava, mescolava, senza mai fermarsi, per delle ore, finche il mestolo, messo in centro al paiolo, non si reggeva in piedi da solo.
Poi versava questo composto il una pirofila di porcellana e la ricopriva con il cellofan, facendola raffreddare completamente.
A cena, tirata fuori dalla pirofila e messa sul tagliere, ne tagliava delle fette con lo spago da cucina, perche il coltello si sarebbe incollato, e la serviva con lo squaquerone o la casatella...
Una vera leccornia!!!
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